24 giugno 2010

Uno dei robot subacquei è entrato in collisione con il sistema di tubature che trasportano acqua calda nella cupola per evitare la formazione di ghiaccio. Momentaneamente tolto il tappo posizionato sulla falla, una volta riposizionato, il sistema ha ripreso a pompare petrolio e gas.
Ancora un dramma scuote le operazioni per arginare il disastro provocato dalla marea nera. Il capitano di un'imbarcazione, William Kruse, 55 anni, assoldato dalla Bp per partecipare alle operazioni di pulizia, si e' tolto la vita sparandosi un colpo alla testa. Kruse, a quanto riferito, era rimasto sconvolto e adirato per i danni causati dalla fuoriuscita di greggio che sta devastando l'ecosistema delle coste meridionali degli Stati Uniti.
Già due tecnici erano morti nel corso delle operazioni di contenimento della marea nera. Uno dei due operai e' annegato, mentre l'altro ha perso la vita in un secondo incidente mentre era alla guida di una barca. Le vittime si aggiungono alle undici che hanno perso la vita in seguito all'esplosione della piattaforma Deepwater Horizon, avvenuta lo scorso 20 aprile.

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