19 dicembre 2009

Accordo Copenaghen

(AGI) - Roma, 18 dic. - Barack Obama vuole dare un segnale di cambiamento rispetto alla precedente amministrazione Bush, e ci riesce almeno nelle intenzioni, cerca quindi di salvare il summit sul clima di Copenaghen, voluto anche da Angela Merkel, esortando i grandi del mondo a trovare un'intesa. Incontro anche con il premier cinese, Wen Jabao, sempre riguardo al negoziato sul cambiamento climatico in corso.
Al vertice si sono riuniti i leader dell'Ue, assente l'Italia, per valutare la possibilità di innalzare l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra entro il 2020 da dal 20% al 30%.
Dal summit e' intanto emersa una nuova bozza di 12 punti (erano 13 nelle versioni precedenti), dove, almeno sulla carta, si definisce l' "Accordo Copenaghen".
L'accordo fra i paesi più avanzati procede quindi anche senza l'attuale presidente italiano.
Ne approfitta la Merkel per portare a casa un accordo "in linea di principio" ma è comunque un risultato:
i paesi più ricchi dovranno dare il buon esempio e tagliare le emissioni di CO2 dell'80% entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990. La bozza di accordo fissa inoltre un obiettivo globale di riduzione delle emissioni del 50%. L'aumento della temperatura terrestre inoltre, dovrà essere contenuto entro i due gradi centigradi.

Questo è quanto sul fronte della ecologia e dell'inquinamento atmosferico.
Resta invece del tutto una incognita la spinosa questione dello smaltimento e della spartizione delle scorie all'uranio impoverito, prodotto di scarto delle centrali nucleari, si intende anche quelle irachene.

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