23 dicembre 2009

Vecchie e nuove centrali

_Trino (Vercelli)
La centrale nucleare “Enrico Fermi” di Trino è il frutto della prima iniziativa industriale avviata in Italia in campo nucleare.
Il 14 ottobre del 1955, all’indomani della Conferenza di Ginevra “Atoms for Peace”, la Edison chiese a tutti i principali costruttori di reattori un’offerta per la realizzazione della prima centrale nucleare italiana.
Nel luglio 1990 il CIPE dispose la sua chiusura definitiva, dando mandato all’ENEL di predisporre il piano di decommissioning.
Nel novembre 1999 la proprietà della centrale – così come per le altre tre centrali nucleari italiane – è stata trasferita a SOGIN, con il mandato di procedere alla sistemazione dei materiali radioattivi presenti nel sito, allo smantellamento della centrale e al recupero e alla valorizzazione dell’area.
_Montalto di Castro (Viterbo)
Già prima del referendum che abrogò il nucleare nel 1987, la cittadina sul mare era destinata ad ospitare questo tipo di produzione, i lavori per la centrale nucleare erano già stati avviati ed erano quasi giunti al termine quando ventidue anni fa gli italiani dissero con fermezza: "No".
_Borgo Sabotino (Latina) e Garigliano (Caserta)
Già due centrali inattive. Problemi irrisolti per lo stoccaggio e il trattamento deelle scorie ed i rifiuti.
_Caorso (Piacenza)
E' la più recente centrale nucleare realizzata in Italia, entrò a regime dal 1978.
In arresto a freddo dal 1986, l'impianto non è stato più riavviato a seguito al referendum dell’87
Nelle piscine di decadimento sono stoccati i 1.032 lingotti del combustibile utilizzato in fase di esercizio.
Dopo la fermata l’impianto è stato posto in stato di conservazione, con i sistemi in condizioni idonee al riavviamento. La delibera CIPE del luglio 1990, disponeva la chiusura definitiva dell’impianto.
Nel 1999 la proprietà della centrale è stata trasferita a SOGIN, che ha presentato alle competenti autorità il programma di smantellamento dell’impianto.
Nell’impianto sono inoltre immagazzinati 1.600 metri cubi di rifiuti radioattivi.
_Oristano
Trova forte opposizione l'idea di costruire la centrale in Sardegna, prevista nell'accordo tra Berlusconi e Sarkozy. I tecnici francesi si dicono "fiduciosi che i nuovi impianti saranno costruiti e gestiti in assoluta sicurezza"
_Palma (Agrigento)
nella città del Gattopardo nonostante il forte rischio sismico che coinvolge la Sicilia, è previsto anche lo stoccaggio nella dismessa miniera di salgemma del Passatello
_Monfalcone (Gorizia)
sempre secondo l'accordo tra Berlusconi e Sarkozy è possibile l'insediamento di una centrale nucleare in Friuli Venezia Giulia.

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